Il documento, di carattere etico, ha raccolto la collaborazione dei frati minori conventuali del Sacro Convento di San Francesco in Assisi e ha visto impegnati gli Ordini dei Giornalisti di Umbria, Marche, Toscana, Emilia Romagna e Lazio; il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti; l’Università di Perugia; la Procura Generale della Corte d’Appello di Perugia; Confindustria Umbria; la sede Rai dell’Umbria e l’Unione giornalisti italiani scientifici.
Si tratta del primo documento di carattere etico – tradotto anche in lingua francese, inglese, spagnolo, tedesco, giapponese e cinese – che nell’affrontare il delicato tema dell’applicazione dell’Intelligenza Artificiale pone all’attenzione alcune riflessioni sulla centralità e la dignità dell’essere umano; sulla ricerca della verità; sulla necessità di attivarsi concretamente per trasmettere alle generazioni future il patrimonio comune di valori contenuti nella Carta Costituzionale, di diritti fondamentali della democrazia sanciti dall’Europa e recepiti nella legge sull’I.A. approvata dal Parlamento Europeo.