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XXI edizione del Premio del Gruppo del Gusto, Valle del Belìce

Tre giorni indimenticabili in una  parte della Sicilia che molti di noi non conoscevano, tra morbide valli e colline ricoperte di vigneti che danno grandi vini.

L’aspetto culturale-gastronomico ci ha fornito una superba scelta di cibo che pochi viaggiatori hanno provato prima di noi, a partire dal Menu del Gattopardo per finire con i dolci tradizionali, espressione di secoli di cultura e inclusione multietnica dei vari periodi storici vissuti in Sicilia.

L’aspetto storico e culturale del viaggio ha coperto uno spazio temporale che va dal VI secolo a.C., con la visita al parco archeologico di Selinunte fino ad arrivare al Museo di Arte Contemporanea di Gibellina nuova, senza dimenticare l’iconico Cretto di Burri, che ricorda con i suoi 90.000 mq di bianco cemento la vecchia Gibellina distrutta dal terremoto nel 1968.

A detta dei presenti: un’esperienza difficile da dimenticare.

L’ospitalità degli organizzatori guidati dal Gal della Valle del Belìce ha superato ogni aspettativa. La loro generosità è stata pari alla voglia di riscatto che questa Valle mostra ancora dopo la tragedia di 57 anni fa.

Nelle precedenti edizioni del Premio abbiamo visitato città e luoghi molto conosciuti, come Firenze, Perugia, Elba etc.

La Valle del Belìce è un sito dove  si va, non si passa di lì come per le città d’arte. E noi l’abbiamo scelta, come i nostri organizzatori hanno scelto noi, nella speranza che ne diffondessimo l’immagine.

Dove c è qualcosa da scoprire e da raccontare, dove c’è voglia di riscatto e ricostruzione: noi ci siamo.

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