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Alla ricerca della sede perfetta

di Gustav Hofer

Trovare una nuova casa – per alcuni è un incubo, per altri è un divertimento. Io appartengo senz’altro alla seconda categoria. Girare una città come Roma per lungo e largo per trovare un appartamento in affitto o in vendita, è un passaggio che probabilmente tutti i corrispondenti che sono approdati nella città eterna prima o poi hanno fatto. È sempre un’esperienza molto formativa: si scoprono quartieri sconosciuti, usi e costumi nuovi, il significato di parole come “abusivo”, la “nuda proprietà” o “niente stranieri”, le varie tipologie di contratti e il fatto che anche il prezzo d’affitto in realtà è trattabile.

Quando poi il compito è quello di trovare uno spazio di almeno 1.600 mq con spazi per uffici, due sale conferenze, una zona bar e ristoro e possibilmente vicino alle istituzioni – beh allora diventa un vero viaggio di formazione. Un viaggio che ho condiviso in primis con la mia collega e amica Esma Çakır, presidente e Chris Warde-Jones, segretario dell’associazione della Stampa Estera, della quale faccio parte anch’io.

Io – scusate il ritardo nella presentazione – sono Gustav Hofer, corrispondente della tv francese tedesca Arte. Quando siamo stati eletti nel consiglio direttivo della nostra associazione nel febbraio del 2022, l’incubo di ogni socio si è avverato. Abbiamo ricevuto ufficialmente la comunicazione che dopo 20 anni in via dell’Umiltà 83 avremmo dovuto lasciare la nostra sede. Lì dove i leader del mondo politico, imprenditoriale, culturale e sportivo incontravano la stampa mondiale in conferenze stampa, lì dove centinaia di colleghi hanno scritto articoli, inchieste e reportage sul Belpaese e lì dove telecamere e microfoni hanno dato voce a chi raccontava l’Italia, tra qualche anno ci saranno turisti. Sì, anche la nostra vecchia sede si trasformerà in un hotel di lusso – destino comune a tanti palazzi del centro storico.

Con Esma allora abbiamo iniziato a vedere dei Palazzi di qualsiasi tipo. Abbiamo scoperto che tutto il quadrante tra piazza Barberini, via Bissolati e via Boncompagni sta diventando la nuova zona di uffici o il Business District come dicono i broker. Anche questa è una cosa che non avremmo immaginato nel paese di Dante: il vocabolario del mondo immobiliare è fatto più di parole in inglese che in italiano.

Vicino a Piazza di Spagna abbiamo visto un bell’edificio appartenente a un ordine religioso, con una vista su Trinità dei Monti mozzafiato che sicuramente avrebbe rievocato in tanti corrispondenti una scena di “Vacanze Romane” (dove tra l’altro soci della Stampa Estera all’epoca recitavano nel proprio ruolo).

Un pezzo di cuore l’abbiamo lasciato in via della Cordonata. Un loft che tempo fa ospitava una stamperia poteva diventare uno spazio come quelli che conosciamo dai film americani.Ma il destino ci ha portato in un’altra direzione. Proprio mentre stavamo nella dimora di un nobile in cerca di un affittuario, insieme al broker con una battuta è nata l’opzione Palazzo Grazioli. “Visto che Berlusconi ha lasciato Palazzo Grazioli, non potrebbe essere la location perfetta per la Stampa Estera?”.

Tutto il resto è storia.

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