Cerca
Close this search box.

La nuova sede ci riporta all’origine

Da Caffè Faraglia a Palazzo Grazioli

L’Associazione della Stampa Estera in Italia mette a disposizione dei suoi soci e delle sue socie, una struttura idonea per lo svolgimento del loro lavoro. Un luogo per lavorare come in una redazione e per frequentare colleghi ed amici.

La nostra amata Associazione nasce 112 anni fa in un famoso locale romano, il Caffè Faraglia, uno dei posti più alla moda dell’epoca, le cui grandi porte a vetri si affacciavano su Piazza Venezia e, d’estate i tavolini erano allineati lungo il marciapiede, all’ombra di un tendone pensile bianco.

I nostri quattordici colleghi dell’epoca provenienti da sei paesi convocarono la loro prima assemblea sociale attorno ai tavoli del Caffè Faraglia. Era il 17 Febbraio 1912.

Per un breve periodo il Caffè Faraglia fu il luogo di incontro dei corrispondenti della Stampa Estera.

Grazie all’ospitalità e alle facilitazioni concesse dalle istituzioni, in seguito, la nostra prestigiosa Associazione ha sempre avuto una sede nel centro storico della Capitale, sebbene abbia cambiato diverse volte indirizzo.

Lasciato il Caffè Faraglia e aumentando il numero dei soci, il punto di riferimento fu presso un edificio, ora abbattuto, che divideva in due piazza San Silvestro, poi in un locale sotto il porticato del Palazzo delle Poste con uscita in via della Vite ancora in via del Moretto, che era la nostra prima sede sociale.

In quegli anni, l’Italia e la Chiesa Cattolica destavano sempre più l’interesse dei corrispondenti esteri. L’Associazione infatti dopo vent’anni contava ben 145 soci, che necessitavano di un nuovo luogo dove poter svolgere l’attivita’ professionale e sociale.

Il 5 Luglio 1936 i nostri colleghi inaugurarono la nuova sede in Via delle Mercede con la partecipazione di rappresentanti del governo allora in carica.
Questa sede ospitò la Stampa estera per 65 anni in totale.

Dopo 26 anni, gli spazi divennero insufficienti, ancora una volta per l’incremento del numero dei soci che raggiungono circa 260 corrispondenti di 36 diverse nazioni. Questo sviluppo porta con sé la necessità di maggiore spazio.

La Stampa Estera abbandona il piano terra dell’edificio di Via delle Mercede per trasferirsi nelle sale di rappresentanza al primo piano dello stesso edificio, dove furono ricavate anche degli spazi per le postazioni di lavoro.

L’11 Aprile 1962,  in occasione del 50mo anniversario dell’Associazione furono  inaugurati i nuovi locali, con la cortese partecipazione del Presidente della Repubblica Italiana, Giovanni Gronchi che nel suo discorso pronunciò queste frasi significative :

“Questo lavoro di preparazione e di informazione dell’opinione pubblica dei vari Paesi che voi compite collaborando da qui ai vostri giornali, ha veramente, e al di là di ogni formula di convenienza una enorme importanza che io riconosco volentieri e della quale vi do atto”.  

e aggiunge

“… se il nome, i progressi, il valore dell’Italia è diventato come uno stato d’animo comune, molto si deve alla cura e all’obiettività con cui le notizie sono state trasmesse da qui alla stampa straniera:  e di questo va dato sinceramente merito a voi.”

Nel 2001 la Stampa Estera si trasferisce in Via dell’Umiltà 83/C, conservando il ricordo di una sede a cui molti nostri colleghi sono ancora affezionati. Dopo 22 anni di permanenza a via dell’Umiltà, a due passi dal Quirinale e da Fontana di Trevi, abbiamo voltato di nuovo pagina.

Dal 2024 la nuova “casa” di più di 350 corrispondenti esteri a Roma provenienti da circa 55 paesi, diventa Palazzo Grazioli su Via del Plebiscito; uno dei palazzi più prestigiosi e storici della Capitale, la cui sua storia risale al XVI secolo, nonché situato a soli 150 metri da dove è cominciata la Storia della Stampa Estera, 112 anni fa.

Molte firme note e famosi scrittori internazionali sono passati nei corridoi e hanno scritto i loro articoli dalle scrivanie della nostra Associazione, e molti ancora ne passeranno e siederanno alle scrivanie, grazie al nuovo e prestigioso punto di riferimento nella Città Eterna e anche loro continueranno ad essere testimoni della storia di questo Paese.

Cerca
Close this search box.